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La riflessione sulle neuroscienze e il diritto è da tempo avviata. Occorre proseguire in essa e indagare le molteplici ricadute nel diritto civile delle scoperte neuroscientifiche, destinate a rivoluzionare e travolgere postulati classici, istituti e categorie tradizionali. Basti pensare all'individuazione dei mirror neurons ed al conseguente possibile uso del neuromarketing nella contrattazione. Rispetto alle nuove minacce alla libertà di autodeterminazione da esso riveniente, l'inadeguatezza della tutela e dei rimedi (datati) del codice civile impone la ricerca di ulteriori strumenti di tutela del consenso. Di fronte al neuromarketing (preoccupante anche perché si innesta nei processi decisionali, nel nucleo delle preferenze ed abitudini di vita, dell'identità e della personalità stessa del consumatore), il quale determina un indebito condizionamento, un'anomalia nel processo formativo della volontà del consumatore - di carattere strutturale in ragione dell'inserimento dell'atto (promozionale) di neuromarketing nel contesto dell'attività di contrattazione seriale - occorre rivisitare.